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1.
Fiumani 05:21
Vi ha mai sorpreso la secca compagnia scolpita dal suono dello sfregare delle vostre suole sull'asfalto di strade notturne? Di frequente mi ridesto da dinamiche in pensiero, nel desolante strapiombo reale. Attorniato dall'apnea di sorrisi sociali e feste edulcorate scuoto polveri, residuo del viaggio. O, trasandato, le rigetto a ritmi industriali. Nello specchio opaco di un cesso pubblico cerco un gesto d'istinto, smorfie epidermiche, il crimine, la malattia. Strizzo da me liquami emozionali e, storpio nei modi e nella bocca, studio da murena. Ho le vene ingarbugliate, la testa rasa al suolo e un umore come diciannove punk nei conventi di febbraio. Mentre scarnifico i momenti offendi il mio decoro spalmato sotto quintali di treni in collisione. Ci incastriamo alla meno peggio. Il meno è combustione.
2.
Satori 04:35
Vieni a rompere il silenzio vieni a fendere lo spazio vieni ed aprimi una breccia da cui sgorga una parola che rinfresca che risana e che salva... Silenti barbagli di luce mi trafiggono gli occhi spietato come cristallo mi lasci in terra accecato Come un'ombra in una casa deserta... See the frost around the clothes leave your picture by the wall like a shadow in a desert home if I dream I'll walk Mi aiuti il bardo a ricordare che siamo della sostanza di cui sono fatti i sogni e la nostra piccola vita è cinta di sonno Nel solco dei lustri miei scorgo gli strappi e cadute che restano a dirmi che fertile schianto è l'incedere come se polvere fosse l'essenza d'esistere See the frost around the clothes leave your picture by the wall like a shadow in a desert home if I dream I'll walk
3.
Del decoro 04:43
Come quando resto mani nelle mani come quando sciolgo neve e sette nani Come quando sfrego ruggine fra i denti come quando cadi curvo e sedimenti Come quando lavo gli occhi con il vento come quando sogno di chi non ha volto Come quando cerco ghiaccio che ribolle come quando strazio la mia muta pelle C'est alors que je mets mes habits de fête que j'arrache des secrets et mon coeur s'arrête Come quando vesto l'anima di incanto come quando svendo il mio sonno al pianto Come quando m'armo di curve apparenze come quando brindo alle mie tre mancanze Come quando lecco al midollo i miei dissesti Nietzsche intese il sesso assecondo iconoclasti Come quando presto ascolto alla mia amica non con le parole abbracci in fondo al cuore.
4.
Mi faccio equilibrista, Salomone mascherato uso l'occorrenza, ho la pancia dei silenzi voglio la pensione cromata bricolage, nel letto la carogna di un uomo saccheggiato. D'idiozie, fuori c'è la guerra per un posto nel mercato intellettuale per nascondersi l'inetto che macera fuori c'è una guerra accomodata. Lo schiaffo che dà l'onda alla battigia spezza la cornice di dense passeggiate seduce, annienta, sublima la scelta impopolare ma non ci bado perchè il popolo si omette da sè. Mentre riscaldo brodino vegetale inghiottisco i profumi dell'aria piovosa ingaggio coraggio, fiero m'equipaggio ortica fra le cosce di sguatteri blindati: solo lo sono fra molti se sono isolato da quello che sono. Dentro c'è una guerra a quella guerra pace in all'erta... Al guado d'amate correnti alternate odio la pensione e quel fottuto bricolage.
5.
Sul se 07:15
Il punto è al principio di frase. Meglio per me. Oltre mani tese oltre bisogni impastati d'ordinario tentativi rinnovati finchè fiacchi. Finchè la materia. Nulla di più spirituale se è dove conservo manciate d'iridio se è tinta di gioie per cui ancora ricerco parole cerco invano gli agguati e catture in ampolle. La verità frana se ammessa. Sa di pane troppo cotto di lenzuola stropicciate. Nella custodia degli attimi divampa la vita nelle attese frementi. In perfetto fuori tempo. Se il profilo schiacciato sotto lastre in una stanza tossisse vetro scivolando via tra le architetture berlinesi... ...potessi rinascere stella cadente esalerei nel desiderio suadente di un desiderio svelato... ...talora mi pressa un pensiero di morte spirare tra spettri più forti di me in questi anni di ghiaccio.

about

credits

released December 21, 2004

Musiche: C.F.F. e il Nomade Venerabile.
Testi: Vanni La Guardia (1, 4, 5); Vanni La Guardia e Anna Maria Stasi (2, 3).

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all rights reserved

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about

C.F.F. e il Nomade Venerabile Gioia Del Colle, Italy

I C.F.F. e il Nomade Venerabile sono un gruppo rock-wave italiano originario di Gioia del Colle (BA), nato nel 1999 e formato da Anna Maria Stasi (voce, scenografie), Anna Surico (chitarre, synth), Vanni La Guardia (basso, seconda voce), Guido Lioi (batteria).
L'acronimo C.F.F. sta per "Concettuale Fisico Fastidio". Continua a leggere qui: www.rockit.it/cffeilnomadevenerabile/biografia.
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